Pesariis - europa l'orologio: mediatore fra genti e culture

Con la ricerca realizzata nel biennio 2020-21, intitolata 'L'eredità degli ultimi Orologiai della Carnia, fra cultura e innovazione', l'Associazione ha contribuito a valorizzare un segmento rilevante del patrimonio storico-etnografico regionale, unico nel suo genere in Italia e in Europa, legato allo sviluppo industriale delle produzioni di orologeria. Ora ha avviato altre due ricerche: la prima sull'origine primaria dell'orologeria pesarina, frutto delle interazioni tra la Carnia e l'Oltralpe, la seconda sulla sinergia produttiva dell'industria pesarina con le Ferrovie dello Stato, nell'attuazione del fondamentale progetto di sincronizzazione oraria per l'unificazione della rete. Lo studio analizza le lontane origini della vocazione commerciale e artigianale del borgo di Pesariis, tappa sull'antica via commerciale di S. Candido che all'epoca dei Patriarchi collegava il Friuli all'Oltralpe. Viene posta luce sulla figura dei 'Cramars', commercianti con le regioni alpine di lingua tedesca e con l'Istria, che dal 1400 al 1800, favorirono, attraverso le novità portate dai territori visitati, la successiva fase di decollo industriale. La ricerca analizza poi la transizione di Pesariis dall'orologeria meccanica all'orologeria elettrica, strumento di unificazione delle reti di trasporto e di comunicazione, ferrovie e telegrafo. La ricerca è stata affidata a due giovani laureandi dell'Università di Trieste, impegnati rispettivamente negli studi di area umanistica (Storia Economica) e di area scientifica (Fisica), con il mentoring di due docenti co-relatori e gli apporti di studiosi esperti dell'Associazione su temi specifici. I due team sono stati coordinati dai responsabili scientifici dell'Associazione, Stefano Solari e Alceo Solari.