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9.04.2024

Bando Restauro: salvare il passato per costruire il futuro

Presentata l’edizione 2024 che mette a disposizione 500mila euro. Raggiunti i 1.000 interventi Morandini: “Sguardo attendo alla memoria collettiva delle piccole comunità”


Il nuovo Bando Restauro della Fondazione Friuli intende sostenere il recupero e la valorizzazione di un patrimonio culturale locale che rappresenta l’identità delle piccole comunità.

Il nuovo Bando Restauro della Fondazione Friuli intende sostenere il recupero e la valorizzazione di un patrimonio culturale locale che rappresenta l’identità delle piccole comunità. Le novità sono state illustrate dal presidente Giuseppe Morandini, intervenuto all’incontro in palazzo Antonini-Stringher a Udine, assieme al Soprintendente del Friuli Venezia Giulia Andrea Pessina, al vicedirettore centrale alla Cultura della Regione Paola Pavesi e a Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo, che sostiene anche questo bando della Fondazione.

Anche in questa edizione il Bando, sostenuto in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha una dotazione di 500mila euro a favore di progetti di restauro e valorizzazione di beni mobili e immobili di particolare rilevanza storico-artistica e di interventi edilizi di recupero su strutture destinate a centri di aggregazione. Gli interventi dovranno essere fatti nelle province di Pordenone e Udine. Il bando è rivolto a istituzioni ed enti pubblici, enti religiosi comprese le singole parrocchie, fondazioni e associazioni senza fini di lucro e, per quanto riguarda il recupero di centri di aggregazione, anche associazioni iscritte nel Registro regionale del volontariato, Aps e Onlus. Le domande, corredate dal nulla osta della Soprintendenza in caso di restauro di beni artistici, devono essere inviate entro il prossimo 6 maggio. I beneficiari, poi, dovranno avviare i lavori di restauro entro un anno dalla notifica dell’assegnazione del contributo e concluderli entro 18 mesi dal loro inizio. In caso di beni soggetti a tutela, i restauratori incaricati dovranno essere iscritti nell’apposito elenco degli abilitati all’esercizio della professione.